Bene, eccomi in campo a giocare.
Solo ora comincio a capire che cosa ho fatto, ma ormai è tardi, non si può tornare indietro. Questa più che una partita di pallone è una sfida al flipper. La pallina è stata lanciata e devo mettere tutta la mia abilità per farla girare più a lungo possibile.
Ci siano rivisti il giorno dopo, questa volta c'è anche l'altro. Cominciano a delineare quella che sarà il mio ruolo nella squadra.
In pratica devo prendere il ruolo di un altro, continuare il suo lavoro ma su un campo un po' diverso. Così oltre al ruolo mi spiegano la tattica: bisogna riprendere in mano il lavoro da dove fu fermato, adattarlo un po' al nuovo campo e vedere cosa si riesce a ricavare.
Non sembra male, peccato che non ho mai giocato a questo gioco.
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L'amico mi ha dato del folle, probabilmente lo sono. Gli ho risposto che è una bella sfida con me stesso. Sembra una maratona, solo che non so quanti km ci sono ma devo farli tutti come se fossi un centometrista.
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Dovrò smetterla con tutti questi riferimenti sportivi.
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