Wednesday, December 10, 2008

VideoSetup vs FiltriSetup 2

Come preannunciato ho messo le mani su VideoSetup, e non ho lavorato di fino.
Anzi ci sono andato giu duro, faccendo fuori una multitudine di button inutili.

Non è ancora finito, adesso servirà fare il lavoro di fino perchèfunzioni al meglio, ma già così com è assomiglia al prodotto definitivo: l'interfaccia per FiltriSetup.
Che poi FiltriSetup viene usato anche dal programma madre, ma questa è un altra storia.

In effetti usando filtriSetup ho potuto semplificare diverse funzioni, soprattutto una che allora avevo commentato con "% mi è costata un casino di fatica per implementarla in modo che funzionasse "


mi merito un premio

Tuesday, December 02, 2008

VideoSetup vs FiltriSetup

Alla luce del nuovo FiltriSetup (di cui ne parlerò prima o poi) il vecchio VideoSetup necessita di molte modifiche, per non dire che dovrei (vorrei forse) rifarlo completamente.

Così come è messo, non so da dove iniziare a metterci le mani

.....

apprezzo sempre di più il lavoro in team

Monday, December 01, 2008

??? Out of memory

Che il mio notebook sia vecchio, è cosa evidente.
Evidente quando ho il tempo di spolverare la camera nel frattempo che si accende.
Evidente quando carica un programma che non ricordavo più di averlo lanciato
Evidente quando ci mette un po' a mostrare le foto fatte con la nuova digitale da 11Mpx
Evidente quando l'ultimo programma installato non è proprio una scheggia

Uno queste cose le sa, le capisce e se ne fa una ragione. Però quando MatLab si ferma con un laconico "??? Out of memory" nel mentre che sta facendo niente di più di quello che faceva poche settimane fa, allora uno sbotta.

Uffa! Mica stiamo parlando di un mulo che invecchia e non c'è la fa più a tirare il caretto.
I PC non invecchiano nel senso che con gli anni si rincintrulliscono e non sono più capaci di fare le cose che facevano da giovani. I PC casomai invecchiano perchè si producono modelli più performanti. Ma quelli vecchi sono in grado di fare allo stesso modo le stesse vecchie cose che hanno sempre fatto.

...

Uffa!! Videolab sta raggiungendo le sue dimensioni critiche. Ogni volta che metto mano nel suo codice, c'è qualcosa che decide di non funzionare più. E giù di test e di controlli per capire cosa non va, finchè per magia tutto riprende a girare senza errori.



Friday, November 28, 2008

Gli Accher

Se andate in albergo e non c’e’ una wifi e la connessione ad internet si paga, provate a fare una cosa. Prendete un PC (il vostro portatile da lavoro) con linux sopra. Poi collegatevi usando un metodo qualsiasi, diverso dalla Wifi, tipo una connect card HSDPA o la connessione ethernet dell’albergo (se a pagamento).

Poi create una rete wifi adhoc usando la wifi del vostro pc, e lasciatela aperta, nattando il traffico verso internet. Immediatamente mezzo albergo si connettera’ alla vostra rete.Sono tutti i furboni che girano cercando reti aperte.

A quel punto prendete tcpdump e sniffate il traffico. Ci troverete di tutto. Documenti classificati inviati via SMTP, fotografie porno, chat con amanti /mogli/fidanzati, password di ogni genere (c’e’ gente che ancora usa POP3 in chiaro) per siti come facebook, password di dominio inviate in broadcast.

Tutti questi che si sono connessi ad una rete che non conoscono si credono furbi. Nei centri sociali girano addirittura delle liste di wifi aperte cui attaccarsi.( Meta’ sono della DIGOS ). Ma tutti questi furboni che vi hanno consegnato le chiavi della loro vita si crederanno degli hacker, e giudicheranno stupido voi, che lasciate aperta una rete. Senza sapere che passando per la vostra rete , hanno lasciato aperte le loro vite.


by Uriel



"cazzo se ha ragione"


Monday, November 17, 2008

The Book Meme

la cosa per me è partita da qui, se volete seguite le tracce fino al via

"Per dimostrare che la nostra osservazione è vera, occorre ricordare che P'i=Pi e quindi utilizzare la proprietà

PiB = B1Pi con B1=PiBPi

dove B è una generica matrice di ordine n."

Fondamenti di Calcolo Numerico di Giovanni Monegato, ed. CLUT

_________________________________________
Le regole del Gioco:
  1. prendete il libro a voi più vicino;
  2. apritelo a pagina 56;
  3. trovate la quinta frase;
  4. scrivetela nel vostro blog assieme a queste istruzioni;
  5. prendete il libro più vicino! Non quello più bello o quello intellettuale!

Tuesday, October 07, 2008

Concluderò le conclusioni

Io ancora non ho questo problema, ma credo che per me la conclusione sarà abbastanza semplice.
Nel mio caso la tesi è un programma, anzi un po’ meno di un programma: è un algoritmo. Un insieme di istruzioni che vengono processate come se fossero un programma (tecnicamente si tratta di un script, ovvero un file di testo scritto seguendo la grammatica di un linguaggio di programmazione e questo file viene letto da un altro programma che lo interpreta come se fosse un programma e da origine a qualcosa di funzionante)
Come tutti gli algoritmi, anche il funzionamento del mio è a grandi linee quello di prendere dei dati in ingresso, elaborali in qualche modo e produrre dati in uscita. Quindi la conclusione della mia tesi sarà un commento su questi dati e su quanto siano soddisfacenti o meno. Il livello di soddisfazione sarà facilmente misurabile valutando quanto questi dati siano vicini alla soluzione ideale cercata. In poche parole, concluderò dicendo se la merda che ho ottenuto è più o meno quello che volevo: si, no, perché.
Questo è il vantaggio, o forse lo svantaggio, di fare studi tecnici, si hanno sempre a disposizione dei metodi valutativi oggettivi: o funziona o non funziona.
Ma tutto questo a te che serve? Non lo so, però è già un idea come potresti procedere.
Non so cosa tu abbai fatto per la tesi, però posso immaginare che sarai partita da un idea o da un problema. Questo problema avrà avuto dei dati o nozioni da cui sei partita e che poi avrai sviluppato o elaborato in qualche modo, per giungere a dei risultati finali. In pratica hai eseguito un algoritmo ottenendo dei dati finali da commentare.
(si si lo so da me che scrivo un po’ a vanvera, ma mi capita solo in rare occasioni come adesso che sono a letto e non mi decido a chiudere gli occhi e dormire visto che è già passata la mezzanotte. Cercherò di essere più conciso e diretto)
Concludendo eccoti una traccia per scrivere le conclusioni.
Potresti iniziare illustrando il problema da cui sei partita, l’idea che sta alla base del tuo lavoro, la tesi che hai voluto sviluppare e approfondire. Qui elencherai quelli che ho chiamato i dati di partenza che potrebbero essere eventuali lavori precedenti, sondaggi o ricerche che sono stati di ispirazione.
Poi passi a descrivere come hai svolto il lavoro: cita le fonti principali, come hai raccolto e organizzato tutto il materiale che ti è servito per il tuo lavoro, spiegando il perché delle tue scelte. Potresti aggiungere anche qualche aneddoto, così per alleggerire lo scritto; questo è a tua discrezione e dipende anche da che stile hai mantenuto nel resto dell’elaborato.
A questo punto entri nel vivo e cominci a snocciolare i risultati ottenuti, i famosi dati finali, commentandoli e traendo le tue conclusioni: hai ottenuto quello che ti aspettavi; sono conformi con eventuali lavori simili; sono dati inaspettati o ribadiscono eventuali trend; si, no, perché; e altre cose di questo tipo.
Infine, come ogni buon film insegna, lascia aperto uno spiraglio per i sequel. Evidenzia uno o due aspetti, quelli più interessanti, che sono emersi dalla tua tesi e proponili come base per eventuali approfondimenti futuri. Questo per mostrare che quello che hai fatto non è solo fine a se stesso ma è un lavoro che offre nuovi e interessanti sviluppi ulteriori: insomma è un lavoro serio mica micio-micio-miao-miao.
Questo non tanto per augurati una prossima occupazione in campo accademico per i prossimi anni, che comunque non è da buttar via a priori, ma piuttosto lo trovo un buon modo per tirare le conclusioni.
Non so quanto questo possa servirti, ma ero ben ispirato e l’ho scritto di getto. Alla fine non è neanche venuto troppo male, forse un po’ lungo, qua e là si potrebbe sfoltire ampiamente.
Ormai sono le 0.48 di domani, adesso smetto e mi metto a dormire, che è meglio.

Sunday, September 28, 2008

In meglio, in peggio: dipende dai punti di vista

Si lo so, manco da un po'.
Manco da un po' di tempo, ma non solo.
Manco da un po' di tutto, ma non solo
Manco da un po' di me stesso, ma non solo.
Manco.

In realtà di cose ne sono successe. Tante cose sono successe e sono cambiato molto. In meglio, in peggio: dipende dai punti di vista.
Non si può cambiare in meglio, si cambia e basta e se gli altri non capiscono il tuo cambiamento, se gli altri non accettano il tuo cambiamento, allora non potrai mai cambiare in meglio.
Però si cambia, la vita ti passa sopra, ti porta nuove esperienze, nuove emozioni, nuove cicatrici. Non puoi non cambiare. Devi cambiare per adattarti alla nuova vita. Che è poi sempre quella, ma è cambiata perché sono cambiato io. In meglio, in peggio: dipende dai punti di vista.


Tesi e Tesina sono ancora li, cambiate un po' ma mai abbastanza.

Thursday, May 01, 2008

Tesina 6: primi passi

malgrado le varie mie difficoltà prendo possesso del laboratorio e subito emergono le prime difficoltà.
Per qualche motivo, che si può catalogare come uno dei soliti scherzi dei gremlins, la telecamera non vuole saperne di funzionare.
I collegamenti sono giusti, il software è lo stesso che funziona su altro PC, ma ogni volta che si lancia lo script il risultato è un blocco del sistema.
Ci vorranno molti tentativi e qualche settimana per farla funzionare. Alla fine si scoprirà come farla andare, ma i motivi dei blocchi sono ancora ignoti.

Poco male si continua e si passa al nuovo script, quello che deve realizzare le misurazioni e quello su cui metterò le mani.

Thursday, April 24, 2008

Tesina 5: si parte

Si comincia. Ho un laboratorio praticamente tutto per me dotato di computer con dual-schermo, una telecamera e una paletta come quella reale montata su un piedistallo.
Con queste cose dovrò in qualche modo fare le simulazioni del movimento della paletta sotto l'occhio della videocamera con cui riuscire a fare le misure.

Nel frattempo sul lavoro scoppia il finimondo. Con un tempismo perfetto, si scopre che c'è bisogno di qualcuno che lavori a tempo pieno e malgrado riesca ad alternarmi con un altro i giorni liberi si riducono ad uno, e anche questo non sempre del tutto. Questo per mettere in dubbio le mie credenze atee per cui non esiste né fortuna né sfortuna. Però come dice il saggio se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo.

Friday, April 18, 2008

Tesina: EEEEVVVAAAAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

post fuori luogo ma dovevo urlarlo adesso:
EEEEVVVAAAAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Finalmente la tesina cominci a funzionare.
La prima parte funziona correttamente, o almeno in maniera decente.
Adesso resta "solo" di ripassare un po' di geometria dello spazio e proiettiva per fare anche la seconda parte e poi il tutto dovrebbe andare per il verso giusto.

Per chi leggesse e non capisse niente, non preoccupatevi a giorni i post sulla Tesina riprenderanno con la numerazione normale e svelerò i retroscena che stanno dietro a questo urlo di gioia.

Ma era troppo per tenerlo dentro!

Tuesday, April 15, 2008

Tesina 4: si buon anno.

Ok siamo nell'anno nuovo, le feste sono finite ed è tempo di far qualcosa: sentiamo un po' che fine a fatto FAP.
Finalmente riusciamo a incontrarci e comincia a spiegarmi meglio cosa voglio fare: dunque c'è un coso che sta sopra un buco, anzi si sposta tra due buchi e c'è anche una paletta che deve centrare i buchi e c'è ovviamente una telecamera che guarda il tutto e si vuole che si sappia sempre dove stanno palette e coso perché si vuole che la paletta butti giù della roba nei buchi.
Cioè, bisogna fare un programma che sia in grado di misurare la posizione della paletta in modo che si possa spostarla della quantità giusta, ma prima bisogna che la telecamera venga tarata.
Toh, si legga gli appunti di tal prof che ha già brillantemente affrontato problemi analoghi e ci rivediamo.

Però, tutto questo tempo d'attesa per dirmi di leggere degli appunti che si trovano in internet. Non bastava mandarmi il link via email?

Monday, April 07, 2008

Tesina 3: aspetta e spera che poi si avvera

Aspetta e niente. Aspetta e niente ancora. Meno male che sembravano avere una certa fretta nell'iniziare il progetto. Passano un paio di settimane e finalmente FAP decide di mandarmi un email: vediamoci venerdì che le spiego cosa fare. Si, bene. Finalmente, peccato che è il venerdì 23, 2 giorni prima di natale. Vuol dire che poi non ci si vede per due settimane forse di più. Non solo, con il capodanno già prenotato a Londra la vedo difficile fare qualcosa durante le feste.

Così lo rimbalzo e ci diamo ripromettiamo di sentirci passate le feste.

Friday, April 04, 2008

Tesina 2: odio l'estate

Una delle estati peggiori che abbia mai vissuto. Una di quelle che ti segna e ti lascia addosso le cicatrici per sempre. Arriva Settembre e io sono in piena apatia paranoica così lascio passare il tempo inventandomi le scuse più inutili: prima voglio finire il manuale, poi devo fare questo, poi anche quello. Insomma dovrà venirmi uno di quei momenti in cui voglio spaccare il mondo e mandare tutti a fanculo per decidermi a contattare il prof.

Siamo ormai a Novembre e naturalmente la tesina sul braccio robot se l'è aggiudicata un altro. Per me è rimasto un altro progetto. L'idea è quella di riuscire a stabilire le dimensioni di un oggetto inquadrato da una telecamera conoscendo le dimensioni di un altro oggetto presente sulla scena, ma per farlo bisogna contattare FAP, colui che sta seguendo il progetto.

Con il mio solito ottimismo, quello che mi fa credere che domani sarà comunque meglio, torno a casa aspettando la chiamata di FAP.

Monday, March 31, 2008

Tesina: l'inizio

dunque c'era quest'ultimo esame da fare e le modalità giocavano a mio favore, almeno così credevo.

Il tutto inizia l'estate scorsa quando c'è il primo incontro con il prof e già in quella occasione dovevo cominciare a sospettare.

La modalità che avevo scelto è quella della tesina. Si concorda un argomento, più o meno correlato con il programma, lo si sviluppa in forma di simulazione fatta in MatLab o meglio in SimuLink e si riassumono i risultati in forma di componimento scritto di, diciamo, una trentina di pagine.

Già qui c'è una prima difficoltà: cosa concordo se non ho idea di cosa ci sia nel programma. Si può spaziare da una cavolata fino a una roba da g33k con cintura nera in hackeraggio acrobatico.

In quel primo incontro però salta fuori che ci sarebbe un lavoro del tipo di fare qualche altro esperimento sulla tesina di un altro studente, roba che detta dal prof non appare niente di difficile, solo fare qualche prova in condizioni mobili anziché statiche. Tutta roba già fatta in letteratura, solo da prendere e mettere insieme.

Sembra interessante perché quasi già pronto e con la possibilità di farlo comodamente da casa, ma, e c'è un ma, lo studente non si è ancora fatto vivo per mostrare il suo lavoro e finché non si presenta io non posso partire, ovviamente. A meno di non mettersi a fare anche il suo lavoro: prendi 1 e paghi 2.

Poco male, penso. Posso aspettare la fine dell'estate e nel frattempo lavorare un po' sulla tesi. Così rincuorato ci si saluta rimandandoci a un nuovo appuntamento con la promessa che o si parte con questo progetto o si fa qualcos'altro.

si lo so 2:

più che more blogging sarebbe meglio more working...

Ma il fatto è che quando sto bene non sento il bisogno di scrivere nuovi post.
Si noti che quando parlo di stare bene parlo del mio benessere psichico e del fatto che non ho grosse crisi paranoiche depressive autolesionistiche. Si insomma in questo periodo sono relativamente felice.
Forse felice è una parola grossa, ma ci può stare.

Se poi lavorassi un po' di più su tesi e tesina sarebbe anche meglio.

...

Domani parlo di come sta andando con la tesina o il secondo progetto o come cavolo l'ho chiamato finora.

Sunday, March 30, 2008

si lo so:

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... magari domani, eh

Friday, March 07, 2008

Che razza di coglione che sono

Oh finalmente l'ho letto! Adesso posso guardare avanti.

Mi ero messo in testa di leggere un articolo piuttosto lungo sul PDE, non lunghissimo ma circa il doppio rispetto agli articoli soliti presi su IEEE.

Volevo leggerlo perché lo consideravo importantissimo, fondamentale, indispensabile per poter accedere al miracoloso mondo dei PDE. Questo almeno è quello che mi diceva il cuore, la parte emotiva del mio io. Invece il cervello e tutto il resto del corpo, la parte razionale del mio io, sapeva benissimo che non era così, sapeva benissimo che a conti fatti quello non era niente di speciale. Infatti si opponeva con tutte le forze alla lettura, si distraeva, trovava scuse, altri impegni, metteva in atto tutti i sotterfugi per sfuggire alla lettura di quel misero articoletto.

Mesi sono passati, da quando l'ho scaricato ma finalmente oggi l'ho letto tutto per benino. Beh proprio bene bene no, ma quanto basta per dire “l'ho letto, mo' andiamo avanti che c'ho cose più importanti da fare”

La pubblicità sbaglia, il cuore non ha sempre ragione, ma l'ha sempre vinta. Invece è il corpo che sa sempre cose è buono per noi e cosa non lo è.

Che razza di coglione che sono, ma sono fatto così e non credo di poter cambiare; deve essere nel mio dna.

Bon, è fatta. In fin dei conti non è stata proprio una lettura inutile. Ho capito il meccanismo di funzionamento di questi PDE, almeno in senso lato. Ma è comunque più di prima.

Adesso si può andare avanti e tra le cose da fare ci sono quella piccola relazione in cui descrivere cosa si è fatto finora e quali sono le direzioni verso cui lavorare.

Ancora non ho parlato dei casini che sto mettendo in piedi con gli altri, ma questa è una altra storia.

Tuesday, March 04, 2008

Prova in Live Write

Programmino niente male, molto, ma molto interessante.

Windows Live Writer, e poi paralno male di MS

Monday, March 03, 2008

Commento veloce

Visto che stasera ho lasciato varie tracce di me sotto forma di commentini in giro per altri blog, tanto vale che lasci qualcosa anche qua.

Devo ancora leggere quell'articoletto sul PDE che mi sta aspettando da qualche mese. Credo che mi dovrà aspettare ancora qualche giorno.
Tanto lo so che mi servirà poco o niente, ma come sempre mi sono messo in testa di leggerlo e quindi lo devo fare. Che testa di cazzo che sono ogni tanto.

Wednesday, February 20, 2008

Dice il saggio:

le soluzioni semplici sono sempre le migliori.



Finalmente, usando un ascia al posto del bisturi, sono riuscito a far ri-funzionare VideoLab.

Non ho ancora avuto il tempo di testarlo in modo approfondito ma almeno ha ripresa a filtrare i frame: e questo è un gran bel risultato.



Di preciso non so perchè prima non volesse funzionare, tutta quella parte che mi dava errore l'ho tolta di mezzo con un colpo d'ascia e sostituita con con un semplice "if"

Inutile complicarsi al vita con troppe raffinatezze, meglio essere un po' grezzi; tanto l'importante che il programma giri.

Monday, February 11, 2008

Dov'è finito?

Boh! Vorrei saperlo anch'io dove sono finito.
Saranno 30 anni che non so dove sono finito.
Se non fosse possibile sapere dove sono, mi accontenterei di sapere come ci sono finito e che cosa ci faccio io in questo posto.


Per gli strani scherzi del destino sto guardando Lost. Anche se non ho mai visto una puntata intera, conosco la storia a grandi linee: io mi sono perso da tempo.

Gli eventi incalzano e le cose precipitano. Mentre ho preso contatto con gli altri per la tesina, i primi vorrebbero riprendere contatti. Come dargli torto, è da Luglio che non mi faccio sentire.

Non so dove sono finito ma so che sono sempre in compagnia dei miei demoni.

...

Bene adesso va meglio e penso che invierò quell'email, per prendere contatto con i primi.
Per quanto riguarda gli altri invece sono successe un sacco di cose da Dicembre ad oggi e appena troverò un po' di tempo le racconterò.

Sunday, February 10, 2008

Folletti dispettosi

Perchè un programma che fino al giorno prima funzionava, quando serve non funziona più?
Perchè se si aggiungono delle funzioni, quelle pre-esistenti cominciano a dare errori?
Perchè spuntano errori nuovi in funzioni vecchie e colaudate?

Prima di considerare le soluzioni più ovvie, è evidente che ci devono essere dei folletti dispettosi che nottetempo si intrufolano nei software e seminano bugs qua e la per i programmi, con il solo scopo di fare dispetti.

Altrimenti come spiegare che in VideoLab, dopo aver implementano le funzioni per salavre i movie, quelle per filtrare non funzionano più.
Folletti, folletti dispettosi e bastardi.

Monday, February 04, 2008

VideLab: beta version 0.0.1.0

Rispetto alla precedente versione, la 0.0.0.0, ho aggiunto il modulo per salvare i filmati o per salvare singoli frame come immagini. Per fare questo ho modificato il Form usato per aprire i film.
Adattare un form preesistente è stato un bel vantaggio. Infatti ho potuto riutilizzare gran parte del codice e delle funzioni già sviluppate e in pratica ho dovuto solo cambiare il pulsante “Open” con uno “Save”.
Non per questo il lavoro è stato meno difficile. Dietro al pulsante Save ci sono tre funzioni, il minimo per avere un programma un po' decente. Delle tre funzioni una fa un controllo sul nome del nuovo file e le altre due scrivono materialmente i file rispettivamente .bmp e .avi. Nel mezzo tutta una serie di decisioni e di prove per farle girare bene. Magari per chi programma abitualmente queste sono cose banali, invece per me era la prima volta. Ma è così che si impara.
Con il form Save, Videolab si arricchisce di una funzionalità essenziale, prima infatti tutto quello che facevo andava perso, “come lacrime nella pioggia”.
Ecco perché il numero di versione ha fatto un salto di un ordine di grandezza, saltando a piè pari alcune piccole modifiche non documentate.


Adesso voglio modificare le funzioni che richiamano i filtri in modo di avere un sistema più aperto e che consente una manutenzione più facile, così da poter fare modifiche al volo sulle funzioni dei filtri senza toccare troppo l'insieme di VideoLab. Anche se il form per la gestione dei parametri potrebbe dare problemi. Sicuramente andrà rivisto.

Intanto sull'altro fronte il lavoro procede a ritmi serrati, o quasi. A presto aggiornerò anche questa storia.

Wednesday, January 30, 2008

Paranoie: una più o una meno

Ormai che ho iniziato tanto vale andare fino alla fine.

Che la mia vita sia incasinata è ormai un dato di fatto, come mi è chiaro da molto tempo che mi faccio troppe paranoie.
Ma solo oggi ho messo in relazione le due cose: le mie paranoie sono la causa dei mie casini.
E ci voleva tanto capirlo(in corsivo parla l'altro me stesso)
Si, ci voleva un po' a capirlo. Meglio: già sapevo che mi incasinavo perché stavo troppo a pensare, stavo troppo a pensare agli altri e tutto questo non faceva che aumentare i casini...

...

... dunque paranoie e casini. Casini e paranoie.

Insomma il fatto di avere focalizzato il legame tra paranoie e casini, può essere un buon punto di partenza per risolvere i problemi, o almeno una parte di essi; quelli legati alle paranoie.
Già perché se elimino le paranoie, fermo i casini prima che nascano. Il problema però è come si tolgono le paranoie.

Perché finché i casini avevano una causa esterna, bastava recitare il vecchio mantra: “fattiicazzituoifattiicazzituoifattii...” tanto più forte, tanto più forte era l'origine dei casini.
Anche questo sembra una cosa banale, ma c'è voluto un po' per sintetizzare il mantra, usarlo in modo appropriato e sconfiggere lo stress, almeno un po'.
Praticamente si tratta di evitare di farmi carico dei casini degli altri e di non curarsi se le mie azioni, che fanno il mio bene, possano invece non fare anche il bene degli altri. Ecoista si, ma sano, mentalmente sano.

Ma se i casini nascono da fattori interni, le paranoie appunto, il fatto di farmi i cazzi mie non aiuta minimamente.

Quindi servirà un nuovo mantra o forse un sistema del tutto differente, non è detto che eliminare parte delle cause possa funzionare anche in questi casi.

Ci vorrà sicuramente del tempo ma già il fatto cominciare a capire le cause è un buon passo in avanti.

Arrg

Già avevo dei sospetti, ma oggi credo di avere delle buone prove che indicherebbero nelle mie paranoie le principali cause dei miei casini.

insomma se ho la vita incasinata è perchè mi faccio troppe paranoie.


...

P.S.: complice il momento di raccoglimento in bagno, torno a dar sfogo alle paranoie che oggi mi stanno particolarmente strette

Arrrgg

Arrrrg....
come si fa a scegliere come far funzionare un programma.
come provo a scrivere giù una funzione, mi ritrovo a dover scegliere come procedere, variabile, funzione, puntatori, e controlla questo e valuta quest'altro.... uff

doveva essere una semplice variazione di un form pre-esistente e invece non ho ancora scritto una line di codice che sia funzionante. Merda!

....


P.S.: questo post è solo per sfogarmi un po' e spezzare un pomeriggio di paranoie. Dopotutto questo blog è nato con questo scopo.
Quando la testa è altrove, tenere fermo il corpo è solo tempo perso.

Saturday, January 19, 2008

Le cose sembrano funzionare.

Le cose sembrano funzionare.

Ieri alle 8, 34 minuti e 23 secondi il mio orologio ha smesso di funzionare. Uno swatch crono con il cinturino in metallo che ha scandito il ritmo della mia vita per quasi 10 anni.

Ma le cose sembrano funzionare.

Da giovedì sera la mia fotocamera fuifilm finepix S20 pro è inservibile. L'unica cosa che riesco a fotografare sono delle striature veri, viola e bianche. Ad agosto avrebbe fatto 4 anni, e ancora tanti scatti.

Però le cose stanno iniziando a funzionare.

Dal 5 gennaio che il mio hard-disk esterno, un Treskstore da 250 Gb, se ne sta a riposo perché l'alimentatore ha deciso di spegnersi, per sempre. Il fatto che li dentro ci siano i miei backup degli ultimi 2 anni mi fa stare un po' in ansia.

Sotto l'aspetto puramente materiale non è che il mio 2008 sia iniziati nei migliori dei modi. Il resto però sembra andare un po' meglio. Almeno fino ad oggi.