è una di quelle giornate che iniziano male, ancor prima del risveglio.
Prima un incubo di quelli che ti fanno sudar freddo, dove tutte le tue paure diventano reali. Per fortuna dagli incubi ti puoi svegliare e ritrovarti in un altro mondo, quello reale. Ma l'altro ti resta dentro come una macchia che non è andata via.
Poi il resto della giornata prosegue senza meta. Tante le cose da fare, tante le cose iniziate, tante le cose lasciate la, sospese, in attesa di momenti migliori.
Alla fine mi ritrovo a fare cose che non facevo da mesi, lasciate sospese in altri momenti e che adesso devo per forza riprenderle. Ma il solo toccarle mi fa ricordare che ci sono altre cose più urgenti più importanti da fare, da riprendere e concludere.
Alla fine anche quelle restano sospese, in attesa...
Alla fine mi ritrovo a girare in tondo chiuso dentro le quattro mure che ho innalzato per proteggermi o solo per nascondermi da quello che c'è fuori e che non posso combattere.
E mi ritrovo prigioniero di me stesso.
E mi ritrovo a tirar avanti fino a domani. Perché domani è un altro giorno.
...
adesso è meglio se vado a fare cose più importanti...
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