Bene, è passata una settimana, una settimana tuffi e di nuotate in ai3i, una settimana perso nel grande mare delle pubblicazioni di ai3i. Che sarà anche un mare di informazioni utilissimo, ma è un attimo che ti ritrovi naufrago.
All'inizio avevo pressapoco una vaga idea di dove andare, così salpo con la mia barchetta tutto fiducioso, anche se tutto quello che sapevo era che dovevo andare in un certo posto, che si trova da una certa parte e per arrivarci dovevo tenere una certa direzione, sempre dritta da quella parte.
Facile a dirsi, ma non tanto a farsi, soprattutto quando intorno a te c'è solo mare e dovunque guardi è sempre lo stesso mare. Quando sei in alto mare come si fa a mantenere la rotta giusta? Bisognerebbe avere dei punti di riferimento, magari una cartina e magari anche una bussola.
Magari. Niente bussola e la cartina è molto approsimativa. Così ho imparato a riconoscere le stelle, i promontori delle coste lontane e piano piano ho iniziato ad orientarmi. Solo che non so se sto seguendo le stelle giuste, se quelle che vedo sono coste amiche o pericolosi scogli, se sto seguendo una rotta che mi porta da qualche parte o se invece finiro naufrago in mezzo al mare, magari divorato da qualche mostro.
Tutto quello che so è che sono partito da qua con un certo carico e devo andare a scaricarlo da qualche parte laggiù, ma la via che prendo, il modo di navigare, anche il porto di arrivo sono tutte cose che devo scoprire per strada.
Mi sa che dovrò sentire un po' il mio armatore, prima di dover scoprire che le rotte trovate mi portano oltre le colonne di Ercole, verso l'ignoto e l'obblio.
Se prima avevo poche idee e ben confuse, adesso ho tante idee e molto ben confuse. Chissà cosa è meglio.
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