dunque c'era quest'ultimo esame da fare e le modalità giocavano a mio favore, almeno così credevo.
Il tutto inizia l'estate scorsa quando c'è il primo incontro con il prof e già in quella occasione dovevo cominciare a sospettare.
La modalità che avevo scelto è quella della tesina. Si concorda un argomento, più o meno correlato con il programma, lo si sviluppa in forma di simulazione fatta in MatLab o meglio in SimuLink e si riassumono i risultati in forma di componimento scritto di, diciamo, una trentina di pagine.
Già qui c'è una prima difficoltà: cosa concordo se non ho idea di cosa ci sia nel programma. Si può spaziare da una cavolata fino a una roba da g33k con cintura nera in hackeraggio acrobatico.
In quel primo incontro però salta fuori che ci sarebbe un lavoro del tipo di fare qualche altro esperimento sulla tesina di un altro studente, roba che detta dal prof non appare niente di difficile, solo fare qualche prova in condizioni mobili anziché statiche. Tutta roba già fatta in letteratura, solo da prendere e mettere insieme.
Sembra interessante perché quasi già pronto e con la possibilità di farlo comodamente da casa, ma, e c'è un ma, lo studente non si è ancora fatto vivo per mostrare il suo lavoro e finché non si presenta io non posso partire, ovviamente. A meno di non mettersi a fare anche il suo lavoro: prendi 1 e paghi 2.
Poco male, penso. Posso aspettare la fine dell'estate e nel frattempo lavorare un po' sulla tesi. Così rincuorato ci si saluta rimandandoci a un nuovo appuntamento con la promessa che o si parte con questo progetto o si fa qualcos'altro.